Cos’è?
Un modo per mettersi in proprio nell’estetica avendo già la struttura, macchinari e quant’altro (start up SENZA chiavi in mano) ma, volendo tutto il resto.
Ovvero: un metodo di lavoro vero che tiene conto di tutta l’attività di un centro estetico (METODO WELLTING).
Partendo quindi dalla progettazione dei servizi che dovrebbero essere presenti nel centro, passando al know how che permetterà di svolgerli correttamente, arrivando alla consapevolezza di come renderli interessanti commercialmente.
Ma non solo, lo start up (senza chiavi in mano) prevede anche la formazione tecnica, comunicativa e commerciale, l’assistenza continuativa (coaching), la selezione o la valutazione del personale.
Tutto questo senza avere vincoli di pagamento continuativi come nei tipici “franchising”.
Dunque una serie di azioni, aiuti, strategie, formazioni, affiancamenti, che fanno nascere e progredire la vita di un centro estetico rendendola professionale e remunerativa.
Progettare e allestire la struttura di un centro estetico da zero non è cosa difficile, anzi è la cosa più facile. (rientra comunque nel servizio di start up COMPLETO).
La cosa difficile è invece farlo FUNZIONARE.
Ebbene, start up “con” e “senza” allestimento è proprio questo.
Per chi è indicato?
Per le estetiste che devono aprire un centro estetico e vorrebbero farlo appoggiandosi ad un’azienda che lo sappia realizzare senza limitarsi ai colori, ai mobili e al nome del Franchising.
E senza pretendere una “tangente” (royalty) da pagare per una vita.
E’ indicato anche per chi il centro lo vuole costruire da se’, oppure l’ha già da anni e desidera rinnovarlo, magari autofinanziandosi la spesa proprio con il suo vecchio centro estetico, e con l’apporto WELLTING.
Diremmo che è indicato anche per chi “va con i piedi di piombo”: tutte quelle estetiste per esempio che pur avendo entusiasmo non dispongono di una somma economica importante, la fee di ingresso che viene chiesta dalle tipiche aziende di Franchising.
Come si realizza?
Qui dobbiamo essere più concreti e descrivere bene i passaggi che faremo, in punti ben definiti.
Dovremo noi per primi scrivere tutto qui e “non lasciare nulla al caso”.
Non lasciando nulla al caso! Uno degli elementi iniziali sarà la selezione del personale.
Non può essere fatta affidandosi all’istinto o poco più, oppure a chi lo fa per mestiere ma che non è mai entrato in un centro estetico.
Una delle primissime cose per noi importanti sarà fare una formazione che consenta di avere risultati misurabili.
Senza l’utilità vera del lavoro svolto, il centro estetico benchè carino, accattivante, sia pure con una corretta promozione iniziale, non potrà che andare in difficoltà dopo breve tempo.
Approfondimento analitico
Prima fase: analisi globale del centro
Servizi del centro: Nel caso l’istituto sia già esistente e interessi ottimizzare l’aspetto commerciale e tecnico, per avere più entrate e migliori risultati tecnici occorre che Wellting inizi da un’analisi completa e studiata, interessando tutti i servizi presenti.
Questi verranno analizzati prima di tutto da un punto di vista tecnico. La qualità dei servizi e la loro efficacia dovrà essere verificabile e trasparente. La cliente deve ottenere un risultato concreto, misurabile!
Quindi saranno eventualmente ricondizionati e portati al massimo livello.
Se prima di produrre qualsiasi cambiamento non si analizza attentamente la situazione presente (oppure quella delle risorse disponibili), il cambiamento è possibile sia controproducente.
Aspetto commerciale: si verificherà la congruenza del listino prezzi, per arrivare ad un livello calibrato in rapporto al mercato specifico di quel servizio, ma anche alla possibilità di poterlo armonizzare, sia alle esigenze della clientela, sia a quelle del centro, sia alla versatilità delle azioni promozionali future, che Wellting progetterà ad hoc.
Non è professionalmente sostenibile una serie di scontistiche basate su azioni commerciali fini a se stesse e con il solo scopo di risultare economiche, tralasciando aspetti di diversificazione, di personalizzazione, di possibilità di trasferimento da un servizio all’altro, e di altri che rendono tali azioni “utili” al cliente.
Il pericolo è di abituare la clientela agli sconti, portando l’attenzione solo su quelli. Favorendo così il confronto basato solamente sul livello del prezzo.
Staff istituto: l’analisi Wellting sarà rivolta anche a tutto il personale.
Propensioni caratteriali e passioni professionali (se presenti) vanno percepite e fatte emergere con estrema attenzione.
Non è efficace la formazione se non ben indirizzata. Questo aspetto spesso non viene considerato dai titolari, normalmente ci si limita a far formare il personale pensando di risolvere così il problema della professionalità. La formazione, per venire assimilata deve poter “arrivare”. Occorre partire prima dal senso che gli viene attribuito.
Diversamente non serve a molto.
Accade che si spendano energie e risorse economiche senza che la formazione pagata venga utilizzata concretamente.
Tecnologie e protocolli tecnici: come detto pocanzi, una delle verifiche e analisi importanti che WELLTING farà, riguarderà le modalità tecniche di lavoro e le relative tecnologie presenti nell’istituto.
Se il risultato sul corpo delle persone-clienti è determinante per la vita del centro stesso, ne deriva che altrettanto fondamentale siano i protocolli tecnici e le relative macchine con cui vengono espletati.
Pertanto, WELLTING analizzerà la logica delle modalità di lavoro (protocolli) in un’ottica anatomica scientifica e tecnologica.
La mancanza di protocolli tecnici propri, basati sull’anatomia degli inestetismi e non sulle performance delle apparecchiature impiegate, mettono a rischio i risultati effettivi, quindi la soddisfazione dei clienti.
Comunicazione: la formazione tecnica purtroppo non è la sola a dover essere presa in esame, sempre più e di fondamentale importanza rimane la capacità comunicativa, e conseguentemente quella commerciale.
Nell’attività estetica, tutte le operatrici anche l’ultima arrivata, seppure con scarsa esperienza lavorativa, si trovano fisiologicamente a dover comunicare in qualche modo con le clienti, anche senza avere un preciso ruolo di vendita.
Un tipo di comunicazione sbagliata o inefficace preclude ogni tipo di professionalità presente, anche la più eccelsa.
La conseguenza è facilmente intuibile: diminuzione graduale di lavoro e utilizzo sistematico di sconti, arrivando a mettere in pericolo la stessa sussistenza dell’istituto.
Struttura: Il centro estetico parla attraverso la propria struttura e attraverso tutto ciò che vi è contenuto.
Diventa allora utile verificare cosa “dica”. In special modo verso chi ha occhi diversi da quelli che sono ormai “abituati” e alienati da ciò che vedono costantemente nel centro.
Il personale specializzato Wellting, oltre ad esserne esperto, ha un punto di vista diverso, questo gli permette di percepire dall’ambiente dell’istituto sfumature che, a livello più o meno inconscio, comunicano al pubblico messaggi incongruenti, rispetto a ciò che magari la titolare pensa erroneamente sia evidente.
Perciò, è importante che la comunicazione del personale, non venga poi smentita da tutto quello che il cliente vede quando entra. La coerenza di ciò che il cliente sente in rapporto a quello che percepisce, deve essere il più possibile fedele.
Il pericolo è che la credibilità generale del centro non si concretizzi, creando una sorta di diffidenza nei confronti dell’intero staff.
Seconda fase: selezione e valutazione del personale
Il ruolo di un’estetista, anche se dipendente, nel comparto generale delle professioni, è uno tra i più articolati.
In un centro estetico esistono delle dinamiche diametralmente opposte rispetto ad un altro tipo di negozio sempre a contatto con il pubblico.
Diventa quindi rischioso dare questo compito di selezione a chi lo fa in modo standardizzato, magari senza conoscere profondamente il mondo estetico.
Altrettanto rischioso è affidarsi al proprio istinto di titolare, quindi alle sensazioni che avverte in un colloquio con una candidata.
La figura Wellting che si occupa dei colloqui, non si limiterà ad ascoltare le risposte su delle domande di routine, ma capirà casomai ciò che nascondono tali risposte.
Non si limiterà a “selezionare”, ma ad “estrapolare” le caratteristiche oltre che tecniche, caratteriali di quella persona, le quali dovranno aderire con quelle che servono nel centro interessato.
In mancanza di questo tipo di attenzioni, può succedere la titolare si accorga quando è troppo tardi di non avere accanto a se la persona che voleva e che pensava di avere assunto.
Terza fase: inaugurazione e servizio social
La consapevolezza che Il concetto di inaugurazione di un istituto estetico sia basato sull’esigenza di renderlo lavorativo sin dal giorno seguente, è ormai di dominio pubblico.
Tutti sanno che non deve essere solo una festa.
Tuttavia si continuano a commettere errori, i quali non fanno altro che determinare situazioni che porteranno commercialmente il centro a soffrire.
Normalmente si è pervasi da uno stato di euforia che non permette lucidità.
Si pianificano degli sconti ai partecipanti (quasi mai targhettizzati) cercando di riempire in qualche modo le settimane seguenti.
Quindi i propositi sono corretti ma le modalità con cui si rincorrono sono sbagliate.
Come fa Wellting a pianificare una inaugurazione?
Partendo dalla progettazione commerciale di un intero anno.
Basandoci su quella pianificheremo semplicemente la parte iniziale, proprio quella che riguarda l’INAUGURAZIONE.
Questa dovrà avere una strategia collegabile alle successive, in modo tale non sia fine a se stessa con i relativi pericoli.
Sono pericoli basati su ritrovarsi nel primo mese il centro estetico pieno di clienti ma con i servizi dell’inaugurazione, quasi regalati, e con l’incasso che non copre nemmeno le spese.
Il rischio successivo è che il secondo mese il centro sia semivuoto.
Le persone che coinvolgeremo saranno oggetto di un’attenta selezione, partirà già da due mesi prima con l’impostazione della pagina Facebook.
Anche di questo si occuperà Wellting,
Una figura specializzata solo in quel campo, si occuperà di far arrivare all’inaugurazione un certo numero di potenziali clienti con esigenze in linea a quelle del centro estetico.
Può succedere altrimenti che ci sia l’evento affollato si, ma solo di amici e parenti o curiosi attirati soprattutto dai soliti omaggi e forti sconti.
La progettazione non dovrà limitarsi agli interni, ma prima di tutto alla commercialità dei protocolli tecnici.
All’ottimizzazione di tutti i servizi studiati attentamente.
Quindi all’inaugurazione che dovrà essere in armonia con la progettazione commerciale iniziale.
La scelta delle tecnologie a seconda dell’impronta tecnica dell’istituto.
E per finire l’affiancamento e l’assistenza professionale, fondamentale per mantenere la giusta rotta (coerenza professionale).
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